Peter Kalmus, scienziato del clima alla Nasa, è stato arrestato mentre protestava con il collettivo Scientists Rebellion contro la crisi climatica
Il noto climatologo della Nasa Peter Kalmus, leader del collettivo Scientists Rebellion (il braccio scientifico del gruppo Extinction rebellion) è stato arrestato mercoledì scorso durante una manifestazione contro la crisi climatica.
L’arresto è avvenuto per essersi incatenato all’ingresso della banca JP Morgan Chase a Los Angeles. A dichiararlo è stato lo stesso scienziato durante una conferenza stampa della coalizione A22 che riunisce i cittadini di Australia, Canada, Francia, Germania, Italia, Norvegia, Svizzera, Regno Unito e Stati Uniti e movimenti come Extinction rebellion.
I’m grateful we tried. Man, oh, man, did we try. pic.twitter.com/TlYrwwGB8v
— Peter Kalmus (@ClimateHuman) April 11, 2022
“Sono stato arrestato mercoledì scorso mentre facevo un atto di disobbedienza civile in un disperato tentativo di difendere i miei figli e proteggere il pianeta che amo“, sono state le parole dello scienziato americano.
Ultima Generazione, la protesta davanti la sede di Eni
“Gli attivisti climatici – ha continuato Kalmus – sono a volte descritti come pericolosi radicali, ma i veri radicali pericolosi sono i paesi che aumentano la produzione di combustibili fossili”.
basically covered by @truthout, and in an op-ed I “planted” in The Guardian in the hopes of breaking through the media silence. It didn’t work. Nothing in the NYT, nothing in LA Times, nothing in WaPo, nothing in Boston Globe, nothing USA Todayhttps://t.co/Adl5EbWtHV
— Peter Kalmus (@ClimateHuman) April 8, 2022
“Il nostro compito come Scientists rebellion e altri gruppi che premono per la disobbedienza civile di massa è svegliare il mondo di fronte alla vera emergenza in cui siamo”, dichiara Kalmus.